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Biblioteca Julius Kugy

“Una stanza senza un libro è come un corpo senza un anima” – Marco Tullio Cicerone

La biblioteca intitolata a Julus Kugy raccoglie volumi rari, antichi e moderni su alpinismo, natura, storie e tradizioni della zona e della montagna. La sala della biblioteca, dove è stato recuperato il vecchio camino, è interamente costruita in legno di abete e arredata con divani Frau e tappeti antichi.


Esplorando gli scaffali si possono trovare rarità come Everest, cronaca della prima salita sulla montagna più alta del mondo autografata dal leggendario Sir Edmund Hillary, Climbing Free di Lynn Hill dedicato dall’autrice al valbruna Inn. Le Mani Dure dedicato da Rolly Marchi in occasione di una sua visita a Valbruna, una prima edizione di Alpinismo Acrobatico di Guido Rey e di Scrambles Amongst the Alps di Edward Whymper, insieme alla bibliografia completa di Julius Kugy in italiano, inglese, francese e tedesco.


L’architetto Toni Cester Toso ha scelto due modelli classici di poltrone e divani FRAU, la Vanity Fair in rosso e la Bonnie in verde.

Il modello Vanity Fair è la replica del famoso modello 904 del catalogo Poltrona Frau del 1930, divenuto archetipo per eccellenza della poltrona moderna e conosciuto in tutto il mondo per la tipica forma bombata e la lunga fila di chiodini rivestiti in pelle che rifiniscono schienale e braccioli. L’imbottitura utilizza sia crine vegetale modellato a mano che crine gommato e il cuscino della seduta è in piuma d’oca. Sedile, schienale e braccioli hanno molleggio ottenuto con molle biconiche in acciaio legate a mano e appoggiate su cinghie di juta.

Il modello Bonnie ripropone la tipologia ottocentesca della bergère e il salotto di classe in pelle, riccamente lavorato e adatto ad atmosfere d’epoca. Il rivestimento con disegno a losanghe dello schienale e i braccioli ampi, con lavorazione a plissé e filetto di bordura, sottolineano ed esaltano la bellezza senza tempo della pelle di qualità. Il disegno dello schienale, che ha molleggio ottenuto con molle greche, è dato dalle cuciture e dai bottoni rivestiti in pelle. Il molleggio di sedile e braccioli è ottenuto con molle biconiche in acciaio legate a mano e appoggiate su cinghie di juta. Il retro è rifinito con una fila di chiodini rivestiti in pelle.

“Hic bonum vinum meliorque hospitalitas” è la scritta dell’antico disegno sopra il caminetto recuperato dai tempi della storica Pensione Keil.